Cosa vedere in provincia di Treviso? I tesori nascosti dell’Alta Marca

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A metà strada tra la Laguna di Venezia e le Dolomiti, l’Alta Marca Trevigiana è un territorio di estrema bellezza, ricco di boschi lussureggianti, vigneti e attrazioni da visitare. Io sono andata alla scoperta di questo territorio grazie ad un Press Tour organizzato da Gal Alta Marca e Visit Prosecco Hills

L’Alta Marca Trevigiana

Giardino Vegetazionale Astego

Il Giardino Vegetazionale di Astego è un luogo poco conosciuto, che merita assolutamente di essere scoperto. Si trova a 450 metri di altitudine a Pieve del Grappa. Fu creato dopo la seconda guerra mondiale come vivaio per il rimboschimento del Monte Grappa, che aveva perduto gran parte della vegetazione a causa sia del conflitto che dei pascoli. Oltretutto, il Monte Grappa è stato appena nominato (il giorno prima della nostra visita) Riserva della Biosfera italiana UNESCO, ovvero uno di quegli ecosistemi che vanno assolutamente protetti, preservandone la sostenibilità.

Siamo stati accolti e accompagnati da Claudio, architetto paesaggista (ovvero uno dei lavori più belli al mondo, a mio parere) a scoprire i 16 gradoni, che ricostruiscono i diversi ecosistemi della zona, dalla cima del Monte Grappa alla pianura sottostante. Il giardino comprende inoltre altre aree: piante suddivise per famiglie e utilizzi, fiori, funghi, roseto, labirinto, apiario, percorso per l’equilibrio.

È un luogo molto interessante per visitatori di diverse età. Si può fare una semplice passeggiata alla scoperta delle piante. Oppure partecipare a eventi o laboratori, che sono ovviamente (uffa) più numerosi per i ragazzi (ad esempio imparare a riconoscere gli alberi). Subito fuori, c’è parcheggio e area picnic. 

Giardino Vegetazionale di Astego
Via Valderoa, 24, Pieve del Grappa
Sito dell’associazione
Orari: dal lunedì al giovedì 8-12, 13-17. Venerdì 8-12, 13-16
Sabato luglio e agosto 10-18. Domenica (da maggio a ottobre): 10-18
Ingresso adulti €3. Ridotto €1. Gratis per minori di 14 anni, disabili e loro accompagnatori. Per i disabili è solo parzialmente accessibile. Ci stanno lavorando. Vi invito a informarvi direttamente al 3488228947
Visita guidata €3 a testa, ogni domenica ore 10.30

Museo Gypsotheca Antonio Canova

La Gypsotheca Canoviana è uno dei miei musei preferiti. Si trova a Possagno, paese natale di Antonio Canova. L’ho visitato la prima volta al ginnasio. E poi altre 4 volte perché mi piace davvero tanto e quindi ci torno sempre volentieri. Secondo me merita davvero. Apprezzo soprattutto la risistemazione ad opera di Carlo Scarpa che ha veramente saputo esaltare la bellezza delle opere. Il museo comprende:

  • Casa natale di Canova, dove si possono ammirare disegni e opere dell’artista. 
  • Gypsotheca: il nome deriva dal greco e significa raccolta di gessi e difatti vi sono esposti i modelli in gesso delle opere di Canova. Dopo la morte dell’artista, che si era trasferito a Roma, fu il fratello a volere la creazione di questo spazio. I gessi furono trasferiti via nave e poi via carro fino a qui. 
  • La proprietà include inoltre: giardino, brolo (frutteto), parco, biblioteca e archivio storico. 

Consiglio vivamente di prenotare una visita guidata, che vi permetterà di conoscere il contesto storico, le tecniche di esecuzione delle opere e vari aneddoti sulla vita di Canova. Infatti non vi spoilero nulla perché dovete assolutamente andare. 

Gypsotheca Museo Canova
via Canova 74 – Possagno TV
Chiuso lun. Martedì – domenica: 9.30 – 18
Per ulteriori info: museocanova.it

Tempio Canoviano

Si tratta di una chiesa neoclassica della prima metà del 1800, situata su di un’altura che la colloca in posizione privilegiata rispetto a Possagno. Canova finanziò quasi interamente i lavori, cui partecipò attivamente tutto il paese. 

L’artista intendeva celebrare la grandezza di tre civiltà: romana, greca e cristiana. Il corpo centrale ricorda infatti il Pantheon di Roma. Il colonnato dorico si rifà al Partenone di Atene. L’abside, con la pala d’altare dello stesso Canova, rimanda alle chiese cristiane. L’artista purtroppo morì prima della consacrazione del Tempio, al cui interno possiamo ammirare la sua tomba

Curiosità: il tempio fu utilizzato come rifugio per i gessi della Gypsotheca durante la Seconda Guerra Mondiale, per preservarli dai bombardamenti.

Attenzione. Il tempio è la chiesa del paese. Quindi in certi orari vi si svolgono le funzioni religiose (ad esempio la domenica mattina non è aperta al pubblico). 

Tempio Canoviano
Via Stradone del Tempio, 31054 Possagno TV
Chiuso lunedì Mart-ven: 9-12, 15-18 Sabato: 9-12, 15-17.30 Domenica: 15-18

Chiesa di Castelcies a Cavaso del Tomba

È una minuscola e graziosa chiesetta romanica, che un tempo faceva parte dei possedimenti del piccolo castello di Castelcies, di cui restano solo alcune rovine, collocato sul colle adiacente. All’interno della chiesa, intitolata a San Martino, troviamo un ciclo di affreschi del 1500, opera del bellunese Marco da Mel (il borgo delle mele). La posizione è molto suggestiva, attorniata dal verde e in una zona in cui ci sono diverse possibilità per una passeggiata nella natura. Pare inoltre che sia uno dei luoghi più antichi della Marca Trevigiana. Durante la guerra, fu utilizzata come riparo e nascondeva una trincea, ancora visibile da due aperture sul pavimento. Mi ha fatto molta tenerezza scoprire che le mamme del luogo portano qui un oggetto del proprio neonato, come gesto di ringraziamento per la nascita. 

Chiesa di San Martino
Via Castelcies, 6, 31034 Castelcies TV
Apertura solo domenica 14.30 – 17

Strada del Prosecco

Visto che ci sono stata già molte volte, ho già scritto un itinerario abbastanza completo della Strada del Prosecco, con brevi descrizioni delle attrazioni principali. 

Questa volta avremmo dovuto fare qualcosa di nuovo, ovvero un bel giro in ebike da Pieve di Soligo a Valdobbiadene. Purtroppo abbiamo dovuto rinunciare a causa delle previsioni orribili. Ovviamente poi il maltempo non c’è stato, ma ormai avevamo cambiato piani). 

Abbiamo quindi fatto un giro alternativo:

Sassi di Zoe

Di cosa si tratta? Sono sculture fatte con le pietre raccolte sul Piave da un ex muratore, soprannominato Zoe dai compaesani. Le potete vedere percorrendo via della Cima a San Pietro di Barbozza. C’è poi qualcosina anche nel centro del paese, lungo i muri di alcune case. 

Confraternita del Prosecco

Sempe a San Pietro di Barbozza, a destra della fontana in piazza, è situata la Confraternita di Valdobbiadene. Qui ci ha accolto un confratello, Daniele, con tanto di cappello e mantello e ci ha condotti alla grotta, la cella vinaria dove si riuniscono i membri per i loro conciliaboli. 

La Confraternita è nata subito dopo la seconda guerra mondiale, nel 1946, per sostenere gli agricoltori ed evitare l’abbandono dei vigneti. Dopo il conflitto infatti c’era il rischio che molti scegliessero di abbandonare il territorio per cercare lavori meno faticosi e più remunerativi in pianura. 

Forse non tutti sanno che c’è un’enorme differenza tra semplice Prosecco DOC e Prosecco DOCG. Il Prosecco Doc viene prodotto in Friuli e in gran parte del Veneto, anche in piena pianura, fino a Verona. 

L’area di produzione del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene DOCG include invece solo 15 comuni in provincia di Treviso. Sono : Valdobbiadene, Conegliano, Susegana, San Vendemiano, Colle Umberto, Vittorio Veneto, Tarzo, Cison di Valmarino, Follina, Miane, San Pietro di Feletto, Refrontolo, Pieve di Soligo, Farra di Soligo, Vidor. 

Qui la vendemmia è chiamata eroica, dato che si fa a mano, a causa dell’estrema pendenza delle colline (anche 45 gradi di pendenza). Il clima qui è perfetto per un vino di qualità superiore. Le colline sono esposte tutto l’anno al sole, con una ventilazione costante che garantisce la salubrità degli acini. 

C’è poi il Cartizze. Si tratta di una zona minuscola, sostanzialmente una collina di soli 107 ettari. È situata a Saccol, tra San Pietro di Barbozza e Santo Stefano di Valdobbiadene. Qui, il microclima perfetto permette di ottenere un vino che racchiude tutte le migliori caratteristiche. È quindi considerato il grand cru del prosecco DOCG.

Confraternita di Valdobbiadene: sito ufficiale.

Visita alla Cantina Bernardi

Azienda a conduzione familiare che segue personalmente tutte le fasi della produzione, dalla vendemmia all’imbottigliamento. È stata fondata nel 1960 dal nonno Mansueto (quanto amo questi nomi che non si usano più). Molti dei loro vini sono stati insigniti di premi prestigiosi, come la medaglia d’oro al Vinitaly per il Prosecco Superiore DOCG Arnere. 

Qui è possibile effettuare una visita con degustazione. Se si ha la fortuna di arrivare con il bel tempo, si può sostare nella bella terrazza panoramica (che si vede nella cover di questo articolo).

Io che amo i sapori dolci ho apprezzato soprattutto il Refrontolo Passito DOCG, un rosso da dessert che si produce solo nel paese della cantina, appunto Refrontolo, facendo appassire su appositi graticci delle uve di Marzemino. 

Questo passito è stato decantato anche nel Don Giovanni di Mozart. Non ne sono certa, ma credo che sia dovuto al fatto che il librettista, Lorenzo Da Ponte, era di queste parti (Vittorio Veneto), quindi probabilmente l’ha potuto assaggiare. 

Cantina Bernardi Snc
profilo Instagram
Via Colvendrame, 25 – Refrontolo (TV)
Lun-Ven: 8:00 – 12:00 / 14:00 – 18:00 Sabato: 8:00 – 12:00 Domenica: chiuso

Latteria Perenzin

A pochi km da Conegliano, si trova la Latteria Perenzin, fondata addirittura nel 1898. È un luogo che amo per la gran qualità dei formaggi che si possono trovare. Adoro il loro formaggio San Pietro, vincitore di prestigiosi premi e, udite, udite, senza lattosio. In questa occasione ho scoperto altri prodotti davvero strepitosi e vi consiglio assolutamente di passare se siete in zona. 

Si possono fare acquisti alla bottega, che non vende solo formaggi ma tante altre prelibatezze o fermarsi a mangiare qualcosa presso il Cheese Bar, che ha posti a sedere sia all’interno che all’esterno. Tra le proposte: cicheti, taglieri, panini, toast, dolci, principalmente a base dei prodotti della latteria. 

Noi abbiamo visitato la cella di stagionatura e successivamente effettuato una degustazione di 5 formaggi: 

  • Piccolo Fiore di Bufala (incredibile: una via di mezzo tra mozzarella di bufala e brie).
  • Feletto a latte crudo (ideale da riscaldare e far fondere leggermente).
  • Bufala Glera, con le vinacce. 
  • Millefoglie al Marzemino (con striature violacee, del passito che avevamo assaggiato precedentemente). Ottimo.
  • Capra al Timo e olio evo bio. Strepitoso. 

PER Bottega e Cheese Bar
Per Perenzin
via Cervano, 77/D – San Pietro di Feletto (TV)
Chiuso lun. Mart-ven 8-13, 16-20.30
Sab 8-21. Dom 8-13, 16-20.30

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