Ho avuto l’idea di scrivere questo post sulle cose belle dell’inverno per superare un mio problema: affrontare la stagione fredda. Ogni anno, quando le giornate iniziano ad accorciarsi, e soprattutto gli alberi a spogliarsi, una parte di me tende ad incupirsi. Io amo la luce, il verde della natura. Sebbene adori l’autunno, specialmente la prima parte, quando le giornate sono ancora sufficientemente calde e le chiome degli alberi si dipingono di colori caldi e intensi, lo scivolare verso l’inverno non mi sconfinfera proprio.
La nebbia, il freddo, gli alberi spogli, i campi brulli, sono tutte cose che non amo affatto. D’altro canto, ci sono tante cose che apprezzo anche in questa stagione, e ho pensato di elencarle. Vediamo se poi mi date una mano a trovarne altre. Insomma, facciamo il gioco della felicità di Pollyanna, male non fa.
Le giornate fredde ma col sole ed il cielo terso
Datemi giornate così ed io sarò felice. Del freddo non m’importa, purché il cielo sia limpido e il sole splenda. Anzi, chi vive nella Pianura Padana mi capirà, ad una giornata super afosa delle nostre zone in luglio, preferisco di gran lunga una giornata gelida ma soleggiata.



Radicchio
Se tornassimo indietro nel tempo di 10 anni e io vedessi il radicchio incluso nell’elenco delle cose belle dell’inverno sarei schifata. Se c’è un sapore che odio è l’amaro e per anni il radicchio per me rappresentava quella verdura troppo amara. Finché non ho scoperto che esistono due varietà che mi piacciono molto e per fortuna, visto che in inverno non ci sono tantissime verdure che mi piacciono.
Le due varietà sono: il radicchio variegato di Castelfranco, che è molto delicato, per nulla amaro, bellissimo da vedere, quasi un’insalata un po’ più corposa, di colore verde chiaro con striature violacee; e il radicchio tardivo di Treviso, bellissimo con le sue punte arricciate, sembra quasi un fiore, tanto da essere stato ribattezzato fiore d’inverno.
Come prepararli?
Io li preferisco crudi, conditi semplicemente con olio, sale e magari un goccio di aceto. A quello tardivo basta aggiungere gherigli di noce e scaglie di formaggio (per me il Piave Vecchio Oro è il top, ma sta bene anche il grana, il montasio e tanti altri) per fare un figurone. Il tardivo è anche eccellente per preparare un bel risotto o una torta salata.



Cioccolata calda
Quando arriva il primo freddo la tradizione per me e Matteo è andare a prendere una cioccolata calda con panna da Graziati, una delle pasticcerie del centro di Padova.
Specifico che ci sono diverse pasticcerie a Padova che apprezzo, ognuna per una diversa specialità. Graziati per me è il posto della cioccolata calda con panna. Magari anche di una fettina di millefoglie oppure di tortina alle mandorle (favolosa). Quest’anno hanno deciso di rinnovare totalmente lo storico locale quindi purtroppo non ho ancora avuto la possibilità di andarci.
Ecco perché ho preparato la cioccolata a casa, senza panna però. Per un tocco di allegria, ho aggiunto un marshmallow dandogli le sembianze di un pupazzo di neve.



Ricetta della cioccolata calda
La mia ricetta collaudata è questa:
Per 2 tazze:
- 50 g cioccolato fondente 70% circa
- 20 g cacao amaro setacciato
- 25 g zucchero di canna (da regolare secondo i gusti)
- 10 g amido di mais (maizena)
- 1 pizzico di sale
- 250 g latte (se c’è anche una parte di panna da montare lasciata liquida è doppia libidine)
Io metto in 2 tazze adatte al microonde metà degli ingredienti in polvere ciascuna. Dopodiché verso il liquido a filo mescolando finché si amalgama per bene. Metto tutto in microonde con la funzione per i liquidi (nel mio modello di microonde la funzione si chiama Jet Start, ma comunque va bene anche 750 watt).
A questo punto aziono il microonde, tenendo sempre sotto controllo le tazze, mescolando di tanto in tanto finché la cioccolata inizia a raddensarsi. Ovviamente è possibile fare lo stesso con un pentolino. In entrambi i casi, meglio aggiungere il cioccolato solo verso la fine.
Serie tv, libri e film
Domenica, freddo, brutto tempo. Cosa c’è di meglio che starsene spaparanzati sul divano vestiti in comode tute felpate, coprirsi con un bel plaid caldo? Il top sarebbe avere un camino ma io vivo in un piccola appartamento quindi niente. E che fare una volta bardati così?
Leggere un buon libro, sicuramente. Per me, mentre in estate sono più per cose tipo gialli di Agatha Christie, in inverno è il tempo di libri grandi e avventurosi, come il mio amato Conte di Montecristo o Il Signore degli Anelli.
Però confesso che amo soprattutto film e serie tv. Non abbiamo Sky ma tra Netflix, Amazon Prime e Disney Plus c’è sempre qualcosa da guardare. Nella foto, un momento Gilmore Girls da vera fangirl.



Tisane e té
In realtà tè e tisane io li bevo tutto l’anno. In estate li preparo freddi in grossi bicchieroni. Ma in inverno sono un mezzo di sopravvivenza per scaldarmi, fare una pausa e gustare qualcosa di saporito senza introdurre calorie (non aggiungo zuccheri di alcun genere).
A colazione tè verde, a metà mattina e metà pomeriggio una bella tisana. Se mangio qualcosa di pesante ne scelgo una digestiva e sto subito meglio. La sera dopo cena invece ne bevo spesso una rilassante.



Maglioni, sciarpe, paraorecchie
Per quanto detesti il freddo e uscire sembrando l’omino Michelin (che quando si è già grossetti in partenza non è il massimo), adoro sciarpe, cappelli di lana e soprattutto i paraorecchie. Sì perché i cappelli a volte mi danno prurito, quindi i paraorecchie mi tengono al caldo senza infastidirmi.
L’unico problema è che si rompono. Ne ho preso uno di super marca (australiana che fa scarponcini pelosi invernali) in saldo tre anni fa. Costato 10 volte quelli del mercato e mi è durato un inverno soltanto. Ci sono rimasta malissimo. Da allora solo mercato.
E cosa dire dei maglioni di lana super caldi e morbidosi? E i calzini o le pantofole pelosette? Una svolta per i miei piedi stile ghiaccioli. E sicuramente una delle cose belle dell’inverno!






Cuscino ciliegino
Io ho i piedi sempre gelidi. A volte anche in estate. Quindi figuriamoci in inverno. Due blocchi di ghiaccio. Poi, siccome sono un ottimo conduttore di freddo, anche se mi scaldo, basta togliermi i calzini ed entrare nel letto freddo che si ghiacciano di nuovo. Io però non riesco a dormire coi calzini come so che alcune ragazze fanno (io ve lo dico, tutte ragazze siamo, dalle teenager alle signore di una certa età). Mi danno fastidio, non li sopporto.
Un’amica anni fa mi ha regalato un cuscino che lei chiama nocciolino perché fatto con noccioli di ciliegia, ma io preferisco chiamarlo ciliegino. Lo scaldo qualche minuto al microonde e poi lo infilo sotto le coperte. Sto di un bene! Poi lo uso anche per scaldarmi sul divano o metterlo sulla pancia se ho dolori. Infatti me ne sono comprato anche un altro.
Ho provato uno di quelli presi al mercato ma non mi sono trovata bene. Quindi ho cercato in lungo e in largo dove vendessero quella precisa marca (Kersepitje®) nella mia zona (all’epoca online non esisteva), trovandolo in un centro commerciale di Este.
Ora sul mio shop ho inserito l’unico cuscino di quel brand che sono riuscita a trovare, anche se non ha la stessa forma. Il mio è quadrato, questo è lungo e stretto, adatto in particolare per la zona cervicale ma secondo me va benissimo per tutto. Se dovesse interessare lascio il link: cuscino ciliegino.
Candele profumate
Ho da poco scoperto la gioia delle candele profumate. Mi ha conquistata in particolare il brand C’era una bolla. L’unica cosa che non mi fa impazzire è il fatto che nello shop online non indichino esattamente le profumazioni presenti nelle singole candele.
C’è una pagina con le fragranze, dove viene indicato genericamente se hanno una nota dolce, legnosa, agrumata, orientale e così via. Da un lato è bello l’effetto sorpresa, dall’altro per me che ho tante pare olfattive è un po’ problematico. Devo dire però che fortunatamente ho azzeccato la scelta. In foto c’è la candela in edizione limitata Stars Hollow, dedicata alla succitata serie tv Gilmore Girls.



Neve
Sì, è vero, la neve da adulti è anche una rottura, soprattutto per i problemi di viabilità. E vogliamo parlare dell’orribile paciugo che si forma a terra quando si scioglie? Orrore! Ma i fiocchi che scendono placidi e il manto bianco sulle cose sono magici.
Il top è la neve in montagna, anche se io sono anni che non ci vado in inverno. Non amo sciare. Sono più da bob. Mi piace anche pattinare sul ghiaccio. Prima o poi vorrei provare le ciaspole ma non ho ancora mai avuto occasione. In realtà mi hanno detto che non è semplice come sembra, quindi dovrei scegliere un percorso da mega pappe molli. In ogni caso non avrei nemmeno l’abbigliamento adatto. Nondum matura est.
Giochi in scatola
Io sono un po’ nerd inside e, alle serate nei locali, ho sempre preferito una cena tra amici, un film o un gioco in scatola. In inverno serate così per me sono il top.
Io impazzisco per cose un po’ complesse tipo Inkognito (non so se lo conosca qualcuno, è uscito quando ero alle medie, quindi eoni fa) e sono la campionessa indiscussa di Paroliere. Altri giochi tipo Taboo si possono fare solo quando si è in tanti quindi niente.
Videogiochi
Spesso finiamo per giocare al vecchio Wii (mon amour perché facilissimo da usare). Il mio gioco del cuore è Mario Kart. Baby Daisy con la sua fidata moto Kamekruiser fa mangiare la polvere a tutti.
Con la Playstation invece sono assolutamente negata: il ped è troppo complicato per me. Riesco a giocare solo a cose semplici come Worms Armageddon o Little Big Planet, che non richiedono l’uso contemporaneo di ennemila pulsanti e levette.
Cucinare in compagnia
Io non sono una gran cuoca. Cucinare nella quotidianità mi annoia a morte. Vi giuro che quando guardo The Crown su Netflix una delle cose che penso più spesso è: anch’io vorrei un cuoco che mi faccia trovare colazione, pranzo e cena pronti. Altro che auto di lusso!
Cucinare invece un piatto particolare o una bella torta, magari in compagnia di mio marito che mi da una mano (solitamente bassa manovalanza, come scherzosamente gli dico spesso), è tutta un’altra cosa. Allora sì che mi diverto. Magari nel weekend, quando si ha più tempo e non si deve fare tutto entro l’ora x.



Natale, luminarie e mercatini
Ultimo ma non per importanza, il Natale. Sicuramente la più bella parte dell’inverno. Io non sono credente sin da quando ero bambina. Per me il Natale è luminarie, mercatini, albero di Natale, le luci, i saaaaasssi (citazione che se non conoscete dovete recuperare: andate su YouTube a vedere questo video).
Insomma, adoro la magica atmosfera natalizia in generale. Io vivo sempre nel mio mondo ideal, e mi sento una bambina grande. Quindi il Natale è quel momento dell’anno in cui anche solo vedere le luminarie in centro mi mette allegria e gioia. Nella foto, Palazzo della Ragione (Padova).



Per quanto riguarda i mercatini, per quest’anno purtroppo non se ne possono fare. Ma per l’anno prossimo magari ci ritroveremo a parlare di quelli che secondo me sono i più belli in Italia. Ci diamo appuntamento.