Boutique hotel a Verona: Hotel Indigo Verona, Grand Hotel Des Arts

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Avete mai alloggiato a Verona? Per me è stata la prima volta. Abitando a Padova, solitamente vado a Verona in giornata. Adoro questa città, quindi sono stata molto felice di avere l’opportunità di pernottarvi due notti assieme a mio marito, invitati dall’Hotel Indigo Verona, Grand Hotel des Arts. Che tra l’altro si trova a pochi minuti a piedi da Piazza Bra.

Come suggerisce il nome, l’hotel è votato all’arte contemporanea. Ospita infatti un’importante collezione di pitture e sculture di artisti importanti, tra cui Arnaldo Pomodoro, Cascella, Ciardi, Murer, Arnoldi e Manzù. E non solo, anche arredi e mobilio sono di grande prestigio. 

L’edificio stesso è una perla, un elegante palazzo in stile Liberty (e chi mi conosce bene sa quanto io lo ami). Come per l’Hotel Indigo Venice, anche qui il design si ispira al contesto della città in cui ci si trova. Il progetto di restyling, che riesce a bilanciare molto bene antico e moderno, è stato affidato allo studio THDP, specializzato in interior design. Pensate che gli architetti hanno tratto ispirazione dall’allestimento museale di Carlo Scarpa alla Gipsoteca di Possagno. A partire ad esempio dalla reception, il cui bancone rimanda all’Arena e alle quinte di un palcoscenico shakespeariano. 

O nelle stanze, dove le testiere dei letti si ispirano ai merli ghibellini, alla decorazione del balcone di Giulietta o ai paesaggi del pittore Paolo Caliari, il Veronese. A proposito di stanza, devo dire che l’hotel Indigo Verona mi ha proprio viziata, con una camera deliziosa. Grande letto con testiera ispirata agli affreschi che decorano Villa Barbaro a Maser (Treviso), grande cabina armadio e bagno gigante con due lavelli, doccia enorme e vasca da bagno in cui ci si sta in 2. Insomma, non volevo più tornare a casa! 

Una delle zone che ho preferito è stata quella del Lounge bar, dove sostare per un caffè o un cocktail, ma dove è anche possibile cenare. Si tratta dell’Arya Bar & Mixology. Ho adorato in particolare l’originale bancone, composto da meravigliose cornici recuperate da quadri antichi. Nonché il mobile bar azzurro. 

Qui, tra l’altro, ho anche bevuto un mocktail, ovvero un cocktail analcolico davvero buonissimo e con un nome che ho adorato: il Green Balcony. Composto da Mela Verde, Sambuco, Limone e la mia adorata Ginger Beer, che da un tocco di piccantino. Ottimo davvero. Matteo ha preso un Americano. Il tutto accompagnato da patatine, vol-au-vents e arachidi. Abbiamo anche cenato qui la prima sera. Siamo stati leggeri: un salmone e un roastbeef con le verdure, per finire con due macedonie. Tutto fresco e con buoni ingredienti. 

La sala colazione è deliziosa, nei colori dell’azzurro, anch’essa ricca di opere d’arte esposte per deliziare la vista sin dal mattino. Il menù è molto vasto e spazia dal dolce al salato. Non ho fatto foto della mia colazione in particolare perché in realtà non riesco mai a mangiare moltissimo. Una briochina, un panino con burro e marmellata e via. Raramente approfitto di uova, affettati, formaggi ed altro, perché mi lascio lo spazio per esplorare le mete dei miei viaggi ed assaggiare altro lungo la giornata. Ma chi invece è abituato a fare colazioni abbondanti, non avrà problemi. 

Con la bella stagione, per colazione o durante la giornata, ci si può accomodare anche nel giardino esterno. 

Qualche ulteriore dettaglio: personale molto cortese, ottima pulizia, posizione comoda al centro e alla stazione dei treni, parcheggio disponibile in garage accanto all’hotel. Mi piacerebbe senz’altro tornarci con la bella stagione. 


Hotel Indigo Verona, Grand Hotel Des Arts

Corso Porta Nuova, 105 – Verona

indigoverona.com/it

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