Strada del Prosecco itinerari tra le Colline UNESCO di Conegliano e Valdobbiadene

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Last Updated on Marzo 29, 2023 by Laura Teso

La Strada del Prosecco è uno delle strade più belle che io abbia mai percorso. Dal 2019 le sue colline sono diventate patrimonio mondiale Unesco. 90 km di stradine tortuose, colline ricoperte completamente da filari di vigne e splendide attrazioni da visitare qui e là lungo il tragitto. 

Ho avuto l’onore di vincere un premio per un mio articolo in inglese sul Prosecco Superiore DOCG e parte del premio è stato un soggiorno di 2 notti vicino a Conegliano. Grazie a questo, ho finalmente avuto la possibilità di esplorare una delle poche parti che non avevo ancora visitato. E ora posso finalmente riassumere le cose migliori da fare lungo l’itinerario della Strada del Prosecco (e dintorni)

PS: Se ancora non mi segui, vienimi a trovare su Instagram. Giuro che sono simpatica, eh!

Strada del Prosecco itinerari: cosa vedere tra le Colline UNESCO

Valdobbiadene, il regno del Prosecco

Partiamo da Valdobbiadene, punto di partenza della Strada del Prosecco. Qui è possibile visitare il Duomo e ammirare gli edifici neoclassici attorno alla piazza principale. Villa dei Cedri, in stile liberty, è aperta solo in occasioni speciali. 

Cartizze, la collina del Grand Cru 

Non lontano da qui, Cartizze è la collina con il perfetto connubio tra microclima e suolo tanto da garantire la produzione del miglior prosecco, il Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Cartizze.

Visitare le Cantine lungo la Strada del Prosecco

Lungo la strada è possibile visitare le cantine produttrici di prosecco. Io ad esempio, in occasione di un blog tour, ho visitato La Tordera, che si trova a Vidor, pochi chilometri a sud della strada. 

Ammirare le bizzarre statue in pietra a San Pietro di Barbozza 

L’artista è un ex muratore che raccoglie pietre e sassi dal fiume Piave e li trasforma in queste figure particolari, che lui chiama Putinot. Dovete settare Google Maps su via della Cima 20 a San Pietro di Barbozza. 

Fermarsi all’Osteria senz’Oste

È un luogo forse ormai troppo noto dove ci si serve da soli scegliendo qualcosa da mangiare o da bere in una stanza incustodita, lasciando in cambio la giusta somma di denaro (ogni prodotto è prezzato). La parte migliore del luogo è il panorama. 

Panorami incredibili

A proposito di panorami, ce ne sono di altrettanto belli nel tratto di strada che va da Santo Stefano a Guia.

Molto carina, sebbene più pianeggiante, è invece quella dal Punto Panoramico (lo trovate su Google Maps) lungo Strada Colesel e Val situato a pochi metri dal Ristorante Salis. Ma il panorama più incredibile a mio parere è quello da Collagù. Attenzione perché Maps vi porta su per una stradina che a un certo punto diventa impraticabile. Mentre c’è una strada più ampia percorribile senza problemi anche in auto e dotata all’imbocco di un cartello che indica il Santuario. È via Collagù, pochi metri prima di Villa Maria Spumanti. Non è proprio il massimo della vita, non è totalmente asfaltata (solo per una parte) ma è fattibile.

Il minuscolo borgo di Rolle

A questo punto potete proseguire verso Rolle. È un paesino davvero piccolissimo ma pittoresco, completamente circondato da vigneti e colline. Una manciata di case, una chiesa e un buon ristorante, Da Andreetta, dotato di terrazza con vista. 

Deviazione dalla Strada del Prosecco verso le Prealpi

Da Rolle potete prendere decidere di andare a nord alla scoperta della zona delle Prealpi. È una strada piacevole con alcune belle soste. Soprattutto in primavera e in autunno, lo spettacolo della natura è garantito. La strada attraversa i paesi di Combai, Follina e Cison di Valmarino.

Combai, il villaggio del marroni

Combai è un piccolo villaggio circondato da colline in forte pendenza, sulle quali spiccano vigne e castagni. L’evento clou qui è infatti la Sagra dei Marroni in ottobre. Se andate, non mancate di fare una sosta alla deliziosa Bottega di Combai. Qui troverete i migliori prodotti locali: miele, confetture, sughi, birre, vini, formaggi, ecc.

Follina e la sua Abbazia

Follina è un altro paesino molto raccolto, noto soprattutto per il Lanificio e l’Abbazia. Il pezzo forte è il chiostro, che risale al 1268. 

Cison di Valmarino e Artigianato Vivo

Cison di Valmarino merita una visita specialmente durante Artigianato Vivo, un evento incentrato sull’artigianato. Sparsi lungo tutto il villaggio, tra piazzette, vecchi fienili, case e cortili, potrete ammirare ed acquistare prodotti fatti a mano di ogni genere. Dai vestiti ai giocattoli, dai prodotti per la casa agli accessori. Si svolge due volte l’anno, in agosto e dicembre. A Cison vale anche la pena di percorrere, nella bella stagione la Via dell’Acqua. Un percorso che inizia dopo il ponte sul torrente e che si snoda in lieve salita lungo cascatelle, rivoli d’acqua, boschetti e case di pietra. Davvero molto caratteristico. 

La Muda, l’osteria più antica del Veneto

A questo punto potreste fare un’altra deviazione, specialmente se è ora di pranzo o cena. A 15 minuti da Cison si può raggiungere, dopo alcuni tornanti, La Muda di San Boldo, l’osteria più antica in Veneto. Risale infatti al 1470. 

Proseguiamo lungo la Strada del Prosecco: Revine Lago

Oppure si può proseguire verso i laghi di Revine Lago. Sono due piccoli laghi balneabili, dov’è inoltre situato il Parco Archeologico del Livelet con delle ricostruzioni di palafitte che permettono di capire come vivessero i nostri antenati nella preistoria. 

I murales di Tarzo

A sud dei laghi c’è la strada dei murales di Tarzo, visibili sulle facciate di alcune case del paese.  

Oca in onto, presidio slow food

Io e mio marito Matteo abbiamo provato l’Agriturismo Mondragon per un pranzo domenicale. Devo avvisarvi però. Qui tutto il menù è a base d’oca, visto che hanno un allevamento di oche. Ad essere più precisi, sono uno dei due luoghi rimasti in Veneto a produrre un prodotto Slow Food, l’Oca in Onto, che significa oca in unto, in grasso. È una specie di confit, che permette di conservare la carne per mesi. Ed è delizioso. L’Agriturismo è molto rustico, ma il cibo ottimo. La domenica il menù è fisso e varia a seconda del periodo e delle disponibilità. Nel nostro caso: salumi, fegato d’oca, tagliatelle al sugo d’oca, zuppa d’orzo, porchetta e oca, torta. Con 2 bicchieri di vino, 2 bottiglie d’acqua, 2 caffè € 55. Inoltre, la proprietaria Manuela è molto gentile e simpatica.

Vittorio Veneto e il quartiere di Serravalle 

A questo punto potete raggiungere Vittorio Veneto per vedere il monumento commemorativo della prima guerra mondiale, il museo della battaglia e il grazioso quartiere di Serravalle. 

Le Grotte del Caglieron

Non lontano da Vittorio Veneto, c’è anche un’attrazione naturale che merita una visita, le Grotte del Caglieron. È un’escursione semplice, che non richiede ore di cammino, anzi, giusto una mezz’ora, ma permette di ammirare un paesaggio particolare. 

La bella Conegliano

Tornati sulla strada del Prosecco, si può raggiungere Conegliano. È un paese grazioso, che merita una visita per il Castello, il Duomo, la Sala dei Battuti e l’incantevole corso principale, via XX Settembre.  

Deviazione per vedere i due Castelli

Dopo una visita a Conegliano, si può decidere di fare una deviazione per raggiungere il Castello di San Salvatore e il Castello di Collalto. Il primo è un’incantevole location per eventi ed è visitabile solo in alcune occasioni speciali, come la Primavera del Prosecco. Il secondo è in stato di abbandono e si può vedere solo dall’esterno.

Osteria Borgoluce

Se siete in zona, vi consiglio assolutamente una cena all’Osteria Borgoluce. Nella bella stagione è particolarmente suggestiva per la sua posizione panoramica sulle colline e per i tavoli all’aperto, alcuni immersi nel verde del giardino (super romantici e appartati). Le pietanze hanno ingredienti che provengono dalla loro fattoria. Dei semplici spaghetti pomodoro e mozzarella erano squisiti per la cottura perfettamente al dente e per le materie prime. Delizioso l’antipasto e anche il dessert.

San Pietro di Feletto

Se volete proseguire lungo la strada del Prosecco potete ora dirigervi verso San Pietro di Feletto, dove vi consiglio di visitare la Pieve, la chiesa parrocchiale risalente al 1100.

Latteria Perenzin

Non lontano da qui, se ti piacciono i formaggi devi fermarti per forza al Cheese Bar della Latteria Perenzin. Qui puoi mangiare un boccone, prenotare una degustazione di formaggi e acquistare alcuni prodotti locali (non solo formaggio). Io adoro il loro formaggio San Pietro, che è anche senza lattosio. Evvai!

Il molinetto della Croda

È uno dei pochi mulini ad acqua ancora funzionanti in Italia. La visita richiede poco tempo ma ogni volta che passo da queste parti mi fermo per scattare una foto. 

Soligo: Caseificio e Sede del Consorzio

Soligo è il villaggio dell’omonimo Caseificio, noto per latte, burro e formaggio. Quando ero bambino, e non ancora intollerante al lattosio, amavo il loro Fratino, bevanda a base di latte e cacao magro. Ogni volta che lo vedo al supermercato, mi sento super nostalgica! A Pieve di Soligo si trova anche Villa Brandolini d’Adda, sede del Consorzio Prosecco Superiore DOCG.

San Vigilio e Sentiero delle Vedette

Quello da Farra di Soligo a Col San Martino è l’ultimo tratto di strada. Qui ci si può fermare alla chiesetta di San Vigilio (risalente al X secolo, ma restaurata un paio di volte successivamente) e fare una bella passeggiata lungo il Sentiero delle Vedette. Durante la prima guerra mondiale fu, infatti, il luogo dove l’esercito austro-ungarico si metteva ad osservare i movimenti lungo la linea del Piave. Il percorso è lungo circa 15 km. Io e Matteo abbiamo deciso di percorrere solo il suo primo tratto, quello più panoramico, che ci ha portato ad ammirare le bellissime colline del prosecco da una posizione privilegiata.

Dove dormire lungo la Strada del Prosecco

Ho due indirizzi da suggerire. Sono rimasta molto soddisfatta da entrambe le sistemazioni, pur molto diverse. 

Ca’ del Poggio

Ca’ del Poggio è un hotel moderno, con una vista mozzafiato sui vigneti e sulle colline circostanti. La nostra camera, non molto grande, era silenziosa, con una grande doccia, letto molto comodo e connessione Wi-Fi eccellente. La colazione prevedeva diverse scelte, dolci e salate. Il ristorante serve principalmente piatti a base di pesce. Li abbiamo apprezzati moltissimo, soprattutto le linguine con l’astice. Il proprietario Alberto è stato delizioso, attento ma discreto. Il personale è stato molto gentile, soprattutto la ragazza al check-in. Ca’ del Poggio dispone inoltre di una piccola spa con sauna, bagno turco, doccia sensoriale e una piccola vasca idromassaggio con vista panoramica. Purtroppo l’acqua era a temperatura ambiente, e quando siamo stati noi faceva troppo freddo, ma immagino che in estate debba essere incredibile. Purtroppo non c’era ancora la piscina, che hanno installato da poco.

Maso di Villa Relais

Qui la vista è meno scenografica, ma l’edificio principale è più suggestivo. Si tratta, infatti, di una fattoria splendidamente ristrutturata, tutta ricoperta di edera e glicine.

I proprietari abitano sul lato sinistro della casa. Mentre sul lato destro si trovano le camere degli ospiti, tutte arredate in stile country chic. La colazione era dolce, ma penso che si possano chiedere anche dei prodotti salati. Il plus qui è la piscina esterna, perfetta durante la bella stagione. Non c’è aria condizionata ma, voglio dire, guardate la foto! Mi sono innamorata di questo posto. È stato un soggiorno molto tranquillo e romantico!


Mi restano ancora alcune attrazioni in zona da vedere, ma per ora penso che i punti salienti dell’itinerario della strada del Prosecco siano ben coperti. 

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